venerdì 14 novembre 2025

La Rete Nazionale dei Borghi GeniusLoci De.Co. nel quadro dell’Atlante del Cibo




La Rete Nazionale dei Borghi GeniusLoci De.Co. rappresenta oggi una delle esperienze più innovative nel panorama italiano della valorizzazione territoriale, ponendosi come piattaforma culturale e operativa capace di connettere identità locali, sistemi produttivi tradizionali e nuove politiche del cibo. Inserita nel più ampio dibattito sull’Atlante del Cibo – strumento strategico per leggere, mappare e interpretare le dinamiche socioeconomiche e alimentari dei territori – la Rete contribuisce in modo determinante alla costruzione di una narrazione organica delle comunità rurali italiane e delle loro eccellenze agroalimentari.



L’approccio dei Borghi GeniusLoci De.Co. nasce dall’idea che il cibo sia un dispositivo territoriale complesso, capace di esprimere storia, pratiche comunitarie, biodiversità coltivata e trasformazioni socio-economiche. La Denominazione Comunale, intesa non come marchio commerciale ma come processo culturale, diventa così uno strumento di rigenerazione, orientato a riconoscere e tutelare patrimoni spesso fragili: antiche filiere contadine, artigianalità gastronomica, paesaggi rurali, riti e saperi che costituiscono l’essenza stessa del genius loci. In questo senso, la Rete si integra perfettamente con la logica dell’Atlante del Cibo, contribuendo a rendere visibili le trame che legano produzione, trasformazione, distribuzione e consumo.

La Rete opera su tre piani principali. Il primo è quello territoriale, basato su un dialogo costante con le amministrazioni locali, le comunità rurali, le imprese agricole e le associazioni. L’obiettivo è definire un perimetro identitario chiaro, attraverso la ricognizione delle pratiche alimentari e dei prodotti profondamente radicati nella storia di ogni borgo. Questo lavoro permette di costruire una mappatura partecipata, in cui ogni denominazione comunale non è un semplice elenco di produzioni tipiche, ma l’esito di un percorso di riconoscimento condiviso.



Il secondo piano riguarda gli approcci e i metodi. La Rete adotta strumenti di ricerca multidisciplinari – antropologici, storico-documentali, agronomici e socioeconomici – integrandoli con processi di ascolto attivo della comunità. I laboratori territoriali, le audizioni pubbliche, le attività di co-progettazione e i percorsi di formazione sono elementi centrali per definire le produzioni De.Co. e per far emergere nuove forme di cooperazione locale. Questo lavoro metodologico confluisce nell’Atlante del Cibo attraverso schede, mappe, narrazioni e analisi che rendono leggibile la complessità dei territori interni italiani.

Il terzo piano è quello dei risultati e degli impatti. L’azione della Rete ha già generato un rafforzamento della consapevolezza comunitaria, una maggiore coesione tra attori locali e una nuova attenzione verso la qualità del paesaggio rurale. Allo stesso tempo, ha contribuito a sviluppare micro-economie locali basate sulla valorizzazione delle produzioni agricole tradizionali, incoraggiando forme di turismo esperienziale e culturale che mettono al centro il cibo come elemento di attrattività. In prospettiva, l’inserimento sistematico delle esperienze De.Co. nell’Atlante del Cibo potrà amplificare tali impatti, offrendo uno strumento unificato di lettura e promozione del patrimonio agroalimentare italiano.



Così, la Rete Nazionale dei Borghi GeniusLoci De.Co. si configura non soltanto come un progetto di tutela identitaria, ma come una vera infrastruttura culturale e territoriale. Una rete capace di dialogare con il mondo urbano, di interpretare le sfide della transizione ecologica e di riaffermare il ruolo dei borghi rurali come custodi di conoscenze preziose per il futuro del sistema alimentare italiano.

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