domenica 11 maggio 2025

LI CASSATEDDE SFUGGLIULIATE DI MUNTIVAU

 Il Comune di Montevago   con delibera di Giunta Municipale n.99 del 29.09.2016  ha  avviato  la procedura per l’istituzione della De.Co. (Denominazione Comunale) attraverso il percorso  Borghi GeniusLoci De.Co., percorso culturale . la presentazione della "Cassatedda Sfigghiuliata" come prodotto del territorio della tradizione dolciaria Montevaghese, unico nel suo genere viste caratteristiche di lavorazione e di preparazione. Ecco, l’obiettivo è recuperare l’identità di un luogo, attraverso le prelibatezze storiche e culturali del territorio. Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co.  è stato inserito tra gli esempi virtuosi del -FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER LA TERRA E IL PAESAGGIO- “Salviamo il paesaggio, difendiamo i territori” Il format è stato presentato: * Poster Session del Forum P.A. di Roma; * VALORE PAESE economia delle soluzioni, organizzata da ItaliaCamp a Reggio Emilia; * Premio nazionale Filippo Basile dell’AIF · XXVI Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Formatori di Palermo. EXPO2015 di MILANO 


LA STORIA DI

"LI CASSATEDDE SFUGGLIULIATE DI MUNTIVAU"
di Maria La Rocca
Presidente "Laboratorio della memoria"
Nel cuore della Sicilia, tra le dolci colline di Montevago, si narra una leggenda che ha attraversato i secoli, legata a un dolce unico e prelibato: li cassatedde sfuggliulate. La storia risale al XVIII secolo, quando il palazzo dei Principi Gravina, una delle famiglie più nobili dell'isola, ospitava personalità di grande prestigio e raffinatezza.
Era il 1749 quando Eleonora Napoli Gravina, la padrona di casa, decise di organizzare una festa sontuosa in onore del suo sposo, Giovanni Gravina V Principe di Montevago. Il principe e sua consorte avevano un amore profondo per i dolci più prelibati, ma si trovavano spesso a rimanere delusi dalla monotonia delle prelibatezze che venivano preparate nelle cucine di corte.
Un giorno, Eleonora, durante una visita al Collegio di Maria, incontrò una suora dalle mani esperte, la badessa che aveva origini francesi. La suora, di nome Claudine, aveva appreso i segreti della pasticceria nei monasteri del sud della Francia e aveva portato con sé, quando si era trasferita in Sicilia, un'antica ricetta che aveva visto nascere secoli prima in un convento di Provenza. La sua ricetta, però, era diversa da tutte quelle conosciute: combinava la delicatezza della pasta sfoglia con la morbidezza di un ripieno goloso e leggero di ricotta, zucchero, scorza di limone, gocce di cioccolato e cannella che si scioglieva in bocca.
La curiosità di Eleonora fu subito catturata dalla descrizione di questo dolce misterioso, un vero capolavoro di equilibrio tra croccante e morbido. “Sarebbe perfetto per il Principe Giovanni”, pensò, e chiese alla suora di prepararlo per la festa, come segno di esclusività e di omaggio alla nobiltà.
Il giorno della festa arrivò, e con esso una fila di carri che portavano le prelibatezze preparate dalla suora Claudine. Li cassatedde sfuggliuliate, con il loro ripieno ricco e il profumo avvolgente, furono accolte con un silenzio di stupore. Ogni morso sembrava raccontare una storia di terre lontane e di tradizioni segrete, dove la dolcezza si mescolava con la delicatezza della sfoglia croccante.
Il Principe Giovanni e la Principessa Eleonora di Montaperto, estasiati, chiesero alla suora di svelare il segreto di quel dolce così speciale. Ma la suora, con un sorriso misterioso, rispose: "Il segreto non sta solo negli ingredienti, ma nel tempo, nel giusto momento in cui la tradizione incontra la passione per il bello e il buono."
La ricetta, dopo quella festa indimenticabile, divenne parte integrante delle tradizioni culinarie di Montevago, e li cassatedde sfuggliuliate vennero custoditi come un tesoro segreto della nobiltà. Ancora oggi, a Montevago, quando la festa del paese celebra la sua storia e le tradizioni, li cassatedde sfuggliuliate sono il dolce simbolo di un incontro magico tra culture, luoghi e mani esperte che hanno saputo creare un capolavoro senza tempo.
MLR




Un percorso innovativo che consenta di riscoprire il GeniusLoci di Montevago e allo stesso tempo il patrimonio culturale e i sapori legati alla nostra tradizione e alla nostra storia, quali inestimabili valori da difendere e conservare, ha affermato  il Sindaco  On.Margherita La Rocca.

Al Sindaco, On Margherita La Rocca Ruvolo,il riconoscimento di 
"Custode dell'Identità Territoriale"


    
             




         
Va detto che non è un percorso per tutti, ne tanto meno tutti i Comuni hanno i requisiti necessari per essere inseriti tra i Borghi GeniusLoci De.Co. ma sopratutto la capacità di valorizzare l'identità locale con continuità. 

Per garantire la sostenibilità del percorso occorrono dei principi inderogabili e non barattabili, innanzitutto  la storicità e l'unicità, l’interesse collettivo, condiviso e diffuso e a burocrazia zero.  Il mito che circonda la maggior parte dei territori rurali di successo, assomiglia a una favola vera fatta di personaggi e di eccezionalità, e di unicità. Aspetti importanti che collocano l’idea del Borgo GeniusLoci  De.Co. all’interno di un percorso culturale e di pensiero innovativo volto alla difesa delle peculiarità territoriali.   
In questo processo culturale, i disciplinari, le commissioni, e i regolamenti, mutuati dai marchi di tutela di tipo europeo(DOP, IGP, DOC, ect) sono perfettamente inutili e controproducenti.

L’ effetto GeniusLoci   è la capacità che deve avere un territorio, di « produrre », grazie al saper fare dell’uomo che possiede il gusto del territorio nel quale riconosce in modo permanente la singolarità ed il valore.
Mentre i contenuti innovativi sono:  l’originalità, dal latino oriri, derivare, non solo da un punto di vista topografico, ma culturale, vuol dire non distorcere la voce  del territorio di provenienza.
La naturalità, produrre senza interventi estranei all’azione del territorio.
L’Identità  dal latino Idem, uguale che non cambia nel tempo, quindi facilmente riconoscibile, perché è il senso del luogo.
Infine  la specificità, nel significato dato da Max Weber nel 1919 di qualcosa facilmente riconoscibile per le sue caratteristiche originali (un dolce, un piatto, un evento una tradizione)
   Il percorso Borghi GeniusLoci De.Co., si articola in 12 tappe,   mira a salvaguardare e valorizzare il “locale”, rispetto al fenomeno della globalizzazione, che tende ad omogeneizzare prodotti e sapori. Il Genius Loci rappresenta l'essenza, l'identità di un territorio; ad esso appartengono le immagini, i colori, i sapori ed i profumi dei paesaggi. Obiettivo del Percorso GeniusLoci De.Co. è recuperare l’identità di un luogo, attraverso anche le valorizzazione delle produzioni di eccellenza e delle tradizioni storiche e culturali dello stesso, al fine di ottimizzarne la competitività.
Il percorso innovativo “Borghi Genius Loci De.Co.”, attraverso il quale si intende incrementare il turismo enogastronomico puntando sulla spiccata tipicità delle pietanze ereditate dalle antiche tradizioni locali, in grado di esprimere l’essenza più autentica e di “raccontare” la storia di un territorio finalizzato a rafforzare l’identità del territorio attraverso l’esaltazione delle rispettive peculiarità gastronomiche, sulla base dell’assunto che una pietanza non serve solo a soddisfare l’appetito ed a fornire all’organismo apporti calorici e nutrizionali, ma riesce anche a “raccontare” la cultura, i valori e le tradizioni dell’ambiente in cui la si cucina e, prima di tutto, la si “pensa”.
la differenza rispetto agli altri strumenti  è  che «La denominazione comunale (De.Co.) “Borghi Genius Loci” è un atto politico, nelle prerogative del Sindaco, che presuppone una conoscenza del passato, un’analisi del presente ed una progettualità riferita al futuro. Il tutto nell’ottica del turismo enogastronomico, che se ben congegnato e gestito, costituisce una vera e grande opportunità per lo sviluppo dell’economia locale, specie per le piccole comunità rurali, che nei rispettivi prodotti alimentari e piatti tipici hanno un formidabile punto di forza attrattiva nei confronti del visitatore.



 


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