Il convegno Le Radici del Futuro nasce come momento di incontro e di riflessione collettiva sul valore delle tradizioni agricole, culturali e identitarie del territorio, con uno sguardo rivolto all’innovazione, alla ricerca e alle nuove prospettive di sostenibilità.
Al centro dell’iniziativa, il grano antico Chiattulidda, simbolo di resilienza e appartenenza, che diventa metafora di comunità, memoria e futuro condiviso.
Durante la serata sarà proiettato il video Chiattulidda Licatisi, seguito dalla testimonianza di Tony Rocchetta, agricoltore custode del grano.
Il programma si articolerà in temi e prospettive, con il contributo di ospiti qualificati:

Nino Sutera – Coordinatore Rete Nazionale Borghi Genius Loci DeCo

Alessandra La Penna – Designer e ricercatrice, co-founder di South Digital Art
Presenta Asabya, servizio per la digitalizzazione e informatizzazione nel settore agricolo.

Sebastiano Blangiforti – Stazione Sperimentale Granicoltura Sicilia (con contributo video)
Arch. Salvatore Scuto – Carta Comuni Custodi Macchia Mediterranea
Dott. Giuseppe Cacciola – Segretario AssoCEA Messina APS

Tano Sammartino – Molino Crisafulli
Intervento su Il progetto Chiattulidda e la molitura del grano.

Arianna Oddo – Docente di Tecnologia della Carta, Accademia di Belle Arti Palermo
Condivisione di esperienze di ricerca artistica con fibre vegetali e materiali naturali.
Anna Rita Gangarossa – Dirigente scolastico, referente FAI Scuola Agrigento
Presentazione del progetto La Via del Grano con supporto di slide.
La moderazione è affidata a Vera Cantavenera, che guiderà i lavori e accompagnerà i partecipanti in questo percorso tra storia, cultura e innovazione.
Conclusione del convegno:
Consegna del premio Custode dell’Identità Territoriale a Tony Rocchetta, a cura di Nino Sutera.
Nino Sutera, coordinatore della Rete Nazionale dei Borghi De.Co.sarà protagonista del convegno “Le radici del futuro”, al quale parteciperanno numerosi ospiti. In questa occasione, avrà anche l’onore di consegnare a Tony Rocchetta il riconoscimento di “Custode dell’identità territoriale”, un titolo che celebra l’impegno di chi difende e valorizza la memoria collettiva di una comunità.
Le Denominazioni Comunali (De.Co.) nascono da un’intuizione visionaria di Luigi Veronelli, che già negli anni ’90 le concepì non come un semplice marchio di qualità, ma come un atto politico e culturale. Per Veronelli, ogni pane, vino o ricetta era molto più di un prodotto: era identità vivente di un popolo, specchio fedele del paesaggio e delle sue tradizioni.
Con l’esperienza dei Borghi Genius Loci De.Co., questa visione trova compimento e rinnovamento. Qui la De.Co. diventa percorso partecipativo, che unisce comunità, produttori, istituzioni e cittadini in un progetto comune. Al centro c’è il Genius Loci, il legame profondo fra uomo, ambiente, clima e cultura: un patrimonio immateriale da custodire e trasmettere come bene collettivo, antidoto all’omologazione della globalizzazione.
Il risultato è un vero e proprio laboratorio culturale e territoriale, che oggi rappresenta un modello per i borghi italiani. Una strada che intreccia storia e memoria con le sfide dello sviluppo sostenibile, trasformando ogni borgo in custode attivo della propria identità e delle proprie radici.
Le Denominazioni Comunali (De.Co.) nascono da un’intuizione visionaria di Luigi Veronelli, che già negli anni ’90 le concepì non come un semplice marchio di qualità, ma come un atto politico e culturale. Per Veronelli, ogni pane, vino o ricetta era molto più di un prodotto: era identità vivente di un popolo, specchio fedele del paesaggio e delle sue tradizioni.
Con l’esperienza dei Borghi Genius Loci De.Co., questa visione trova compimento e rinnovamento. Qui la De.Co. diventa percorso partecipativo, che unisce comunità, produttori, istituzioni e cittadini in un progetto comune. Al centro c’è il Genius Loci, il legame profondo fra uomo, ambiente, clima e cultura: un patrimonio immateriale da custodire e trasmettere come bene collettivo, antidoto all’omologazione della globalizzazione.
Il risultato è un vero e proprio laboratorio culturale e territoriale, che oggi rappresenta un modello per i borghi italiani. Una strada che intreccia storia e memoria con le sfide dello sviluppo sostenibile, trasformando ogni borgo in custode attivo della propria identità e delle proprie radici.
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