sabato 30 agosto 2025

Cucina Italiana a Patrimonio Immateriale dell’Umanità UNESCO

 

 

La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’UNESCO non rappresenta soltanto il riconoscimento di una tradizione gastronomica di altissimo livello, ma l’affermazione di un rito collettivo che appartiene a tutti noi. PARTECIPA



 

Non candidiamo semplicemente un “modo di cucinare” – sebbene ciascuna delle cucine regionali italiane meriterebbe di per sé un tale riconoscimento – ma candidiamo un rito culturale e sociale che unisce la comunità: dalla scelta dei cibi, alla preparazione, fino alla tavola, dove si continua a parlare di ciò che si mangia e del valore che esso porta con sé.

La cucina italiana è antichi saperi tramandati, è la gioia di stare insieme, è l’occasione per mantenere vivi i rapporti familiari, di amicizia e di comunità. In questo senso, il pranzo della domenica ne rappresenta la massima espressione: un momento di convivialità che il mondo ci invidia, simbolo del nostro modo di intendere la vita, la famiglia e la socialità.

 

Dall’alta cucina a quella popolare, l’Italia, con le sue caratteristiche geografiche e le stratificazioni storiche che la attraversano, custodisce una straordinaria pluralità di ingredienti, piatti, occasioni e rituali legati al cibo. La storia del cibo coincide con la storia della nostra civiltà, della cultura e del rapporto profondo con i territori. La cucina italiana riflette così la società, l’identità collettiva e il legame inscindibile tra terra e comunità, costituendo un patrimonio riconosciuto e ammirato in tutto il mondo.

Il cibo è un pilastro della nostra identità e un potente collante sociale. Non c’è pasto senza condivisione, non c’è tavola senza una storia da raccontare. Riunirsi per mangiare è un rito che unisce generazioni, famiglie e intere comunità. La cucina italiana è dunque molto più che arte culinaria: è cultura popolare accessibile a tutti, è memoria, è sapere, è patrimonio vivo.

In questo quadro, un ruolo fondamentale è svolto dalla Rete nazionale dei Borghi Genius Loci De.Co., nata per valorizzare e promuovere le filiere identitarie, le tradizioni locali e il patrimonio immateriale dei territori. I Borghi Genius Loci De.Co. custodiscono e tramandano i saperi legati al cibo, rendendo visibile come ogni prodotto, ogni ricetta e ogni rito conviviale siano parte di una storia comune che si rinnova di generazione in generazione.

La candidatura della cucina italiana a patrimonio immateriale UNESCO è anche il riconoscimento del lavoro svolto nei borghi, nelle comunità rurali e nelle città, dove si perpetua la sapienza gastronomica come valore sociale, economico e culturale. Essa rappresenta un patrimonio comune non solo per oltre 60 milioni di connazionali, ma anche per le comunità italiane all’estero e per tutti coloro che, nel mondo, si ispirano allo stile di vita italiano.

Sostenere questa candidatura significa sostenere l’Italia delle radici, dei territori e delle comunità, e riconoscere che la cucina italiana è espressione autentica di identità, memoria e futuro.


 


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