Daniela Petix
Il Genius Loci come valore universale
Il Sindaco Gaspare Viola, Presidente della Giuria tecnica e Custode dell’Identità Territoriale, ha ribadito il valore del cibo come linguaggio universale di appartenenza e coesione. «Difendere la nostra identità non significa chiuderci, ma aprirci al mondo mostrando ciò che siamo: un popolo con radici profonde e un patrimonio da condividere».
Nino Sutera, coordinatore della Rete Nazionale dei Borghi GeniusLoci De.Co., ha sottolineato come il Genius Loci rappresenti non solo l’essenza e l’anima del territorio, ma anche un modello di sviluppo sostenibile che intreccia territorio, tradizioni, tipicità, tracciabilità e trasparenza. «Questi cinque elementi – ha ricordato – sono la vera innovazione: mettono in relazione comunità e risorse, identità e futuro, con uno sguardo che parte dal locale ma dialoga con il mondo».
La dimensione culturale e teatrale
Per Tony Rocchetta, primo animatore dell’Agriteatro, l’evento ha incarnato la dimensione “teatrale” del cibo e delle tradizioni. «Ogni piatto racconta una storia – ha dichiarato – unisce memoria e creatività, e diventa atto scenico, rito collettivo che coinvolge spettatori e protagonisti». La sua visione ha evidenziato come l’enogastronomia possa essere letta anche come linguaggio artistico e culturale.
Identità e comunità
Il Dott. Domenico Santangelo, responsabile del reparto di Oncologia di Sciacca, ha invece richiamato l’attenzione sul legame tra cibo e salute, presentando il volume Il cibo che cura. «Il cibo è cultura, ma è anche prevenzione e benessere – ha osservato –. La nostra identità alimentare, fatta di grani antichi, legumi, olio e prodotti del Belìce, è anche una preziosa alleata per la salute delle comunità».
Le radici nel territorio
Per la Prof.ssa Erina Montalbano, Presidente della Pro Loco Gattopardo Belìce, l’evento ha rappresentato «un’occasione per rinsaldare i legami tra cittadini e territorio, restituendo centralità alle tradizioni e alle pratiche che hanno reso unica la nostra terra». Ha inoltre sottolineato come la proclamazione dei Custodi dell’Identità Territoriale rappresenti non un riconoscimento simbolico, ma un impegno concreto a preservare la memoria collettiva e a trasmetterla alle nuove generazioni.
Custodi dell’Identità Territoriale
Il titolo di Custode dell’Identità Territoriale è stato conferito ai Prof.ri Paolo Austero e Calogero Abruzzo, figure che da anni lavorano per salvaguardare la cultura gastronomica e la memoria delle comunità locali. Questo riconoscimento, come ha ricordato Sutera, è «un investimento sul futuro, perché senza custodi, senza memoria, il territorio perde la sua anima».
Un evento partecipato e condiviso
La serata, arricchita dalle creazioni culinarie dei team in gara e dagli interventi degli ospiti, è stata un vero laboratorio di identità, cultura e convivialità. Ogni piatto ha unito i profumi della Vastedda del Belìce DOP, i sapori dei grani antichi siciliani e le suggestioni di un paesaggio che continua a ispirare letteratura, cinema e tradizioni.
L’evento si è concluso con la premiazione e con un brindisi collettivo, simbolo di una comunità che non solo celebra il proprio passato, ma guarda con fiducia a un futuro in cui il locale diventa patrimonio universale.
GIURIA TECNICA DI DEGUSTAZIONE
GASPARE VIOLA
SINDACO PRESIDENTE DI GIURIA e CUSTODE DELL'IDENTITA' TERRITORIALE
NINO SUTERA
COORDINATORE RETE NAZIONALE BORGHI DECO
CHEF FRANCESCO BONOMO
CAMPIONE MONDIALE COUS COUS SAN VITO LO CAPO
2019
E
CUSTODE DELL’IDENTITA’ TERRITORIALE
CHEF CALOGERO ABRUZZO
DELEGATO ASSOCIAZIONE PROVINCIALE CUOCHI E
PASTICCERI AGRIGENTO
MEDAGLIA DI BRONZO AL CONCORSO NAZIONALE DI CUCINA
-Chef Austero Paolo
Segretario Generale Ass. Culturale “U.M.A.T. -
Unione Maestranze Arte a Tavola”
-Chef Antonino Segreto
delegato F.I.C. Ass. Provinciale Agrigento
“Salvatore Schifano” e
Domenico Santangelo
Cavatelli freschi con crema di zucchine listarelle di
calamaro ed emulsione di pomodorini e basilico con rape’ di Vastedda
Angela Riggio
Busiata di grani antichi Siciliani su crema di Tinnirumi e tartar di gambero
rosa di sciacca con fonduta di vastedda
Antonino Calcagno Davide Portolano
Le busiate fresche incontrano i sapori della
stagionalità con i profumi della vastedda
Zito Anna e Giametta Luisa
Tramonto Siciliano con tocco Belicino
Costa Samuele e Costa Valeria
Delizioso primo al profumo del Belice
OSPITI
Tony Rocchetta
Primo Animatore dell’Agriteatro
-Prof.ssa Erina Montalbano
Presidente Pro Loco Gattopardo Belice
-Sig.RI Cancemi Calogero e Cancemi Davide
Delegati Consorzio Vastedda Valle del belice
-Dott.ssa Dina Barone
Presidente della Cooperativa “Quadrifoglio”
-Dottore Alfano Davide
Presidente
Cantine ” Alfano Vini “
-Dott.ssa Silvia Campagnari
delegata ITS Emporium del Golfo formazione
-Prof.ssa Giulia Flavio
Dirigente regg. Scolastico dell’I.P.S.E.O.A. “Virgilio
Titone” di Castelvetrano
-Dottore
Domenico Santangelo
RESPONSABILE
DEL REPARTO DI ONCOLOGIA DI SCIACCA
Presentazione
del libro “IL CIBO CHE CURA”
PREMIAZIONE
e
CONSEGNA
DEI RICONOSCIMENTI DI
CUSTODE
DELL’IDENTITA' TERRITORIALE
A
Calogero
Abruzzo
Paolo
Austero
i Prof.ri Calogero Abruzzo e Paolo Austero
Brindisi finale
.
Nessun commento:
Posta un commento