lunedì 23 giugno 2025

La cicerchia “alternativa”

 

Anna Martano

           Considerate le straordinarie proprietà nutrizionali della cicerchia e la versatilità della sua farina, è possibile portarla in tavola con modalità diverse da quelle storico-tradizionali. Qualche idea?

La cicerchia ben lessata, scolata e frullata con olio evo, succo di limone, pasta tahine, menta, peperoncino e un pizzico di sale diventa un hummus alternativo a quello tipico mediorientale, che prevede i ceci, da gustare con tartine o bruschette per un aperitivo sano e goloso.

La semplice frascatula, condita con olio evo, sale, pepe nero, menta sminuzzata e scorza di limone grattugiata è la base ideale sulla quale adagiare del polpo grigliato in un connubio mare e terra che equilibra gusto e benessere.

Ancora: che ne dite di una frascutula versione estiva da cuocersi nella minestra di “cucuzza longa” o di “tenerumi” con cipolla, pomodorini, peperoncino fresco e basilico?

La farina di cicerchia si trasforma in gustose crepes sia in impasto consueto, con uova e latte, che impastata semplicemente con acqua e olio evo; farcitura? Spinaci e besciamella, formaggio caprino e “giriteddi”, ricotta e pomodoro secco, insomma, sbizzarritevi! E, magari, anche con crema al cioccolato così riusciamo a far mangiare più legumi ai bambini…

Lo so che i palermitani, compreso mio marito, inorridiranno ma le panelle possiamo farle anche con la farina di cicerchia!

Insomma, con po’ di fantasia possiamo davvero introdurre frequentemente questo legume straordinario nella nostra alimentazione: vogliatevi bene e vogliate bene alle tipicità di Sicilia.

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