Daniela Torcia
C’è un filo invisibile che lega le comunità alla loro storia, un filo fatto di memorie, tradizioni, sapori e racconti che non si lasciano cancellare dal tempo. È lo stesso filo che i Borghi GeniusLoci De.Co. provano a intrecciare con pazienza e visione, restituendo ai territori il valore della loro unicità. In questo cammino di riscoperta e salvaguardia dell’identità, si inserisce il riconoscimento di Custode dell’identità territoriale conferito a Tony Rocchetta, una figura capace di trasformare l’amore per la propria terra in azione concreta, in impegno quotidiano e in testimonianza viva.
“Lavorare sulle radici non significa guardare al passato con nostalgia, ma costruire strumenti di identità e sviluppo – ha dichiarato l’assessore Callea –. La nostra comunità diventa protagonista di un progetto unico, capace di valorizzare cultura, tradizioni e prodotti locali in chiave contemporanea”.
La cerimonia di consegna ha rappresentato molto più di un atto formale: è stata un momento di condivisione collettiva, in cui la comunità si è stretta attorno a uno dei suoi interpreti più autentici. Rocchetta, con la sua sensibilità e la sua dedizione, incarna alla perfezione lo spirito del progetto voluto dal Dott. Nino Sutera, ideologo dei Borghi GeniusLoci De.Co., che da anni porta avanti un percorso volto a riconoscere e valorizzare i patrimoni immateriali delle comunità locali.
Il titolo di Custode dell’identità territoriale , ha affermato Nino Sutera, non è un semplice riconoscimento personale: rappresenta piuttosto una responsabilità condivisa, un patto con la memoria collettiva che richiede cura, rispetto e capacità di trasmissione. Rocchetta, infatti, è stato scelto per la sua capacità di raccontare e far rivivere quei tratti distintivi che fanno di un borgo non solo un luogo fisico, ma un universo di valori e simboli.
“Un traguardo che non appartiene solo a me, ma all’intera comunità – ha dichiarato Rocchetta – perché custodire le nostre radici significa dare futuro alle prossime generazioni”.
Un esempio emblematico del suo impegno è il lavoro appassionato dedicato al recupero del grano antico “chiattulidda” di Licata, una varietà che rischiava di scomparire e che oggi torna a vivere grazie alla sua tenacia. Questo antico frumento non è soltanto una risorsa agricola, ma un pezzo di memoria collettiva: racchiude nei suoi chicchi la storia di un territorio, la fatica dei contadini, la sapienza delle generazioni che lo hanno coltivato e trasformato in pane, pasta e identità.
Rocchetta ha compreso che difendere un grano antico significa difendere la biodiversità, l’economia locale e, soprattutto, la cultura materiale di una comunità. Il recupero della chiattulidda diventa così un simbolo della sua missione di custode: preservare ciò che rischia di perdersi e ridonarlo alle generazioni future come patrimonio vivo e attuale.
I Borghi GeniusLoci De.Co. conclude Nino Sutera, nascono proprio con questa finalità: sottrarre alla dimenticanza le tradizioni, i prodotti identitari, le storie locali e restituirle a chi oggi abita quei luoghi e a chi, domani, vorrà conoscerli e amarli. Nel solco del pensiero di Luigi Veronelli, che per primo intuì l’importanza di legare la denominazione comunale (De.Co.) all’identità territoriale
È in questo contesto che il percorso dei Custodi assume un valore speciale. Essi sono chiamati a proteggere un bene che non si tocca, ma che si vive: il senso di appartenenza, la memoria delle comunità, la cultura popolare che affiora nei canti, nei proverbi, nelle feste, nella cucina e nei gesti della quotidianità. Tony Rocchetta, con la sua costanza e la sua passione, ha dimostrato che custodire significa anche innovare, cioè trovare linguaggi contemporanei per raccontare ciò che appartiene al passato, rendendolo vivo e fruibile anche per le nuove generazioni.
Durante la cerimonia, le parole che hanno accompagnato la consegna del riconoscimento hanno richiamato proprio il concetto di “genius loci”, quello spirito del luogo che non è mai astratto, ma incarnato da persone che lo vivono, lo interpretano e lo tramandano. Rocchetta diventa così un ponte tra la storia e il futuro, tra le radici e le nuove sfide, tra la memoria e la narrazione.
Il riconoscimento a Tony Rocchetta non rappresenta un punto di arrivo, ma l’inizio di una nuova tappa: i Custodi dell’identità territoriale sono figure chiamate a collaborare, a fare rete, a condividere esperienze affinché il progetto dei Borghi GeniusLoci De.Co. diventi sempre più una mappa emozionale dei territori italiani. Una mappa capace di guidare non solo i turisti, ma soprattutto le comunità stesse, che in questo percorso possono riconoscersi e ritrovare la propria fierezza.
La consegna del riconoscimento è stata dunque anche un invito: quello a non smettere mai di custodire, a continuare a intrecciare passato e presente, a fare della cultura locale non una reliquia da museo, ma un motore di sviluppo sociale ed economico. Perché i Borghi non sono cartoline, ma luoghi di vita, dove l’identità diventa risorsa e la memoria diventa futuro.
Con questo gesto simbolico e concreto al tempo stesso, il percorso dei Borghi GeniusLoci De.Co. si arricchisce di una nuova storia, quella di Tony Rocchetta, che entra a far parte della comunità dei Custodi. Un riconoscimento che celebra non solo l’uomo, ma soprattutto l’idea che la vera ricchezza di un territorio risiede nella sua capacità di ricordare e di raccontarsi, senza mai smarrire il proprio spirito originario.
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